Ernia inguinale, idrocele, cisti del funicolo
Queste condizioni sono dovute alla persistenza totale o parziale del dotto peritoneo-vaginale. L’ 80% dei neonati a termine e il 100% dei prematuri hanno alla nascita il dotto pervio. Il dotto tende poi a chiusura spontanea nel corso dei primi due anni di vita, raramente più tardi.
L’idrocele e la cisti del funicolo non danno disturbi al bambino e non danneggiano il testicolo. Possono risolversi nei primi due anni di vita con la chiusura spontanea del dotto. E’ quindi indicato operare solo gli idroceli e le cisti del funicolo che persistono dopo il secondo anno di vita; ma si può aspettare anche in base alla clinica. L’attesa non comporta rischi e il bambino deve fare vita normale.
L’ernia inguinale può talvolta per chiusura spontanea del dotto, ma il rischio dello strozzamento erniario è alto (tanto più alto quanto più il bambino è piccolo) e pertanto l’attesa è controindicata. Il bambino con ernia inguinale va operato alla diagnosi, indipendentemente dall’età. Nel prematuro si aspetta che si raggiungano i 2 Kg. di peso.
La diagnosi di questa patologia è clinica.
Criptorchidismo
Si ammette che un testicolo non sceso nello scroto alla nascita possa ancora scendere spontaneamente, ma solo nei primi mesi di vita. Un testicolo non sceso alla fine del primo anno non ha sicuramente più nessuna possibilità di scendere da solo per quanto si aspetti e deve dunque essere sottoposto a terapia. Non è qui il caso di discutere la diagnosi differenziale fra testicolo retrattile e testicolo criptorchide, né la scelta tra terapia ormonale e chirurgica. Prima dell’intervento è indicata una ecografia solo se il testicolo non è palpabile; l’ecografia non è utile se il testicolo è palpabile.
Fimosi, aderenze balano-prepuziali.
La fimosi è l’unica indicazione medica alla circoncisione.Si definisce fimosi l’impossibilità di scoprire il glande per la presenza di stenosi del meato prepuziale. Sicuramente non è fimosi l’impossibilità di scoprire il glande per la presenza delle aderenze balano-prepuziali, esito fisiologico dello sviluppo del prepuzio. Queste aderenze sono destinate a scomparire spontaneamente (entro i primi 5 anni nel 90% dei casi). Non esiste mai motivo per staccarle forzatamente, neppure quando persistono fino all’adolescenza (<1% dei casi). Fimosi indiscutibile è solo quella sostenuta da stenosi cicatriziale, dovuta cioè alla presenza di una evidente cicatrice stenosante all’estremità del prepuzio. La cicatrice è acquisita, spesso legata proprio alle manovre di scoprimento forzato del glande molto usate da vecchie scuole pediatriche. La stenosi cicatriziale è facile da riconoscere e quando esiste va operata senza attesa.
Sinechia delle piccole labbra.
Condizione comune, di natura acquisita, va trattata solo in presenza di disturbi minzionali (rari) . Il distacco delle piccole labbra è gesto banale, ma è meglio farlo in sedazione. La recidiva è frequente se non vengono poi applicate localmente pomate (meglio se con estrogeni).
Ernia ombelicale
Non dà disturbi e non si strozza mai. Tende a guarigione spontanea almeno fino al terzo anno di vita. La correzione chirurgica è indicata se l’ernia persiste dopo il 3°-4° anno di vita. Nell’attesa è inutile e controindicato applicare mezzi contentivi (cinti o la classica moneta)
Ernie epigastriche
Mentre è da tutti accettato che la diastasi dei retti si risolve sempre spontaneamente senza bisogno del chirurgo, per le piccole ernie epigastriche lungo la linea alba l’indicazione chirurgica è invece discussa.
Ipospadia
Il trattamento, più o meno complesso e non sempre fattibile con un unico intervento chirurgico, deve essere attuato nel secondo anno di vita e, in ogni caso, concludersi entro il terzo anno. Si discute se le ipospadie di grado minore (glandulari), che non comportano conseguenze funzionali ma solo estetiche (ed eventualmente psicologiche), abbiano davvero necessità di correzione chirurgica; in particolare si discute se per intervenire chirurgicamente in questi casi non sia opportuno attendere che il bambino diventi più grande e possa essere coinvolto personalmente nella decisione dell’intervento.
Labiopalatoschisi
La Labiopalatoschisi è una malformazione della faccia, comunemente nota come “labbro leporino”, che si presenta con un’interruzione più o meno grande del labbro superiore, della gengiva e del palato.Quando la schisi o fessura interessa solo il palato ci troveremo di fronte ad una palatoschisi.
Quando coinvolge oltre al labbro e al naso, anche la gengiva e tutto il palato, si avrà una labiopalotoschisi.
Si opera dopo i 10 mesi di vita e l’intervento cambia a seconda dell’interessamento anche del palato molle.
Cisti mediana del collo
Difficilmente viene riscontrata prima del terzo anno di vita e la diagnosi è clinica, ambulatoriale. Va operata quando la si diagnostica: aspettare non serve,la cisti non scompare mai da sola e potrebbe essere dannoso per il rischio che vada incontro a suppurazione rendendo l’exeresi chirurgica più difficoltosa.e la recidiva più probabile. Prima dell’intervento occorre richiedere una ecografia non tanto per confermare la cisti, ma per accertare la presenza della tiroide nella sua sede normale.
Fistole branchiali
Più rare della cisti mediana, si riscontrano anche nel lattante. Conviene asportarle senza aspettare. Non è indicata nessuna indagine preoperatoria.