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Epiglottite acuta « dott. Mario Pacella

Epiglottite acuta

 

L’infezione, trasmessa per via respiratoria, all’inizio può presentarsi come una rinofaringite. Il processo infiammatorio può poi estendersi e interessare il tessuto sopraglottico conun’ infiammazione dell’epiglottide e della vallecula, delle pieghe ariepiglottiche, delle aritenoidi e delle false corde. La batteriemia è comune nell’infezione da H. influenzae tipo B.

La flogosi dell’epiglottide provoca un’ostruzione meccanica delle vie respiratorie, il lavoro respiratorio aumenta e possono conseguirne ipercapnia e ipossia. È ostacolata anche l’emissione delle secrezioni. E’ un’emergenza medica e la patologia può determinare un’asfissia fatale in alcune ore.

L’incidenza si è ridotta drasticamente negli anni, grazie alla vaccinazione di massa per H.Influenzae. Prima della vaccinazione di massa, l’H. influenzae tipo B era la causa più comune. Attualmente, gli agenti causali includono S. pneumoniae, S. aureus, H. influenzae non tipizzabile, H. parainfluenzae, e streptococchi b-emolitici

L’esordio è solitamente acuto e fulminante. In un bambino in pieno benessere improvvisamente compaiono faringodinia, raucedine e di solito febbre elevata. Rapidamente insorgono disfagia, difficoltà respiratoria caratterizzata da dispnea, tachipnea e stridore inspiratorio; il bambino s’inclina in avanti e iperestende il collo per favorire la respirazione. All’esame obiettivo, il bambino appare prostrato, dispnoico, sofferente. Sono rilevabili profondi rientramenti inspiratori a livello giugulare, sopraclavicolare, intercostale ed epigastrico. All’auscultazione del torace si apprezza bilateralmente una riduzione della penetrazione d’aria e la presenza di ronchi. La faringe di solito è iperemica.

Può essere presente una concomitante polmonite da H. influenzae di tipo B, occasionalmente con empiema.

La diagnosi deve essere tempestiva e il bambino subito ospedalizzato. La visualizzazione diretta della epiglottide è diagnostica, ma la manipolazione può dare origine a una improvvisa e fatale ostruzione delle vie aeree. La visualizzazione deve essere eseguita soltanto da personale appropriatamente addestrato, capace di assicurare la pervietà delle vie aeree qualora ve ne fosse la necessità. Se la laringoscopia diretta conferma la diagnosi evidenziando un’epiglottide rosso carne, rigida ed edematosa è necessario posizionare immediatamente una via aerea artificiale. L’agente eziologico può poi essere coltivato dalle secrezioni del tratto respiratorio superiore e di solito anche dal sangue.

La diagnosi differenziale si pone con l’ascesso dell’epiglottide,Pseudocroup. la laringite acuta ,l’edema deil’aditus laringeo, la laringotracheobronchite e la difterite.

La profilassi dell’epiglottite causata da H. influenzae tipo b può essere prevenuta con i vaccini coniugati altamente efficaci anti Haemophilus influenzae tipo B(Hib) nei bambini ,inclusa nelle vaccinazioni eseguite nei primi 90 giorni di vita.Il richiamo si esegue dopo 6/8 settimane dalla prima dose e poi con richiami a 11/12 mesi.

La terapia deve essere tempestiva e siccome  l’ostruzione completa delle vie aeree può verificarsi all’improvviso, deve subito essere assicurata la ventilazione, preferibilmente con l’intubazione nasotracheale, e iniziata la terapia antibiotica parenterale specifica. L’intubazione orotracheale è solitamente necessaria finché il paziente non è rimasto stabile per 24-48 ore .In alternativa deve essere eseguita una tracheotomia. L’infiammazione è efficacemente controllata con la terapia antibiotica per via parenterale. Inizialmente si deve usare un antibiotico resistente alla b-lattamasi poiché è frequente una resistenza dell’H. influenzae di tipo B all’ampicillina.Dunque  ampicillina, amoxicillina + inibitore della F3-lattamasi.Si possono usare cefalosporine di terza generazione . I sedativi dovrebbero essere evitati, anche se per proteggere il tubo nasotracheale può essere necessaria un’iniziale miorisoluzione mediante bloccanti neuromuscolari.