Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi

Pidocchi e Peducolosi « dott. Mario Pacella

Pidocchi e Peducolosi

Il pidocchio, appiattito in senso dorso-ventrale, è lungo da 1 a 3 mm ed è quindi facilmente visibile a occhio nudo. E’ provvisto di 3 paia di gambe, che terminano con possenti artigli.
La femmina vive da 1 a 3 mesi, ma muore in breve tempo (entro 24 ore) quando sia separata dall’uomo. Complessivamente vengono emesse da un pidocchio più di 300 uova, con un ritmo di 4-6 uova al giorno a partire dalla 2°-3° settimana di vita; le uova, comumente chiamate lendini, hanno un diametro di meno di 1 mm e sono di colorito biancastro opalescente, quando sono vive. Dopo 6-10 giorni dall’emissione, dall’uovo esce una ninfa, che, diviene adulta in 10 giorni, lasciando il guscio fissato in maniera molto stretta alla base del capello, tanto da rendere difficile ogni tentativo di allontamento. Poichè nei climi temperati la lendine viene fissata sul capello a 3-4 mm dal cuoio capelluto e poichè il capello cresce con un ritmo medio di 0,4 mm al giorno, possiamo essere sicuri che una lendine che si trovi distante dal cuoio capelluto più di 7 mm può essere solo un guscio vuoto o una lendine morta.
 
 
Sono colpiti soprattutto i bambini delle scuole (insieme ai loro fratelli e ai loro genitori), apparetenenti a tutte le classi socio-economiche, con una frequente trasmissione diretta testa/testa. Fra gli adulti sembrano più colpiti quelli con scarsa igiene personale.
Fra i fattori predisponenti: l’età, il sesso (sono più frequenti nelle bambine), e alcune caratteristiche dei capelli, come la quantità, più nel senso della foltezza che della lunghezza e il colore. I mesi estivi sembrano i preferiti per la diffusione del pidocchi?
Mentre nell’adulto il prurito rappresenta il sintomo classico dell’infestazione, nei bambini con pidocchi del capo il prurito si riscontra in una bassa percentuale di casi: solo dal 14 al 19% del total
L’infezione batterica secondaria è la conseguenza diretta del grattamento.
Il riconoscimento di un’infestazione acuta si basa sui seguenti elementi, meglio se ricercati con una lente d’ingrandimento:
– reperto di pidocchi adulti,
– di ninfe o
– di lendini apparentemente vitali alla nuca o preferibilmente nei capelli in sede retroauricolare.
Trovare una lendine morta, distante, come abbiamo visto, di più di 7 mm dal cuoio capelluto non è affatto indicativo di un’infestazione acuta.
Irritabilità, stato di ansia e paure sono frequenti nel bambino
 
Trattamento
Il taglio a zero dei capelli, rimedio praticato una volta con frequenza, oggi non è più consigliato, perchè umiliante, soprattutto per le bambine. Provvedimenti del genere presi incautamente, qualche decina di anni fa nelle scuole, senza il consenso dei genitori, hanno creato giustamente forti rimostranze.
Il primo farmaco da considerare è la permetrina, una piretrina sintetica molto potente, poco assorbita dalla cute, che agisce sulle membrane neuronali del pidocchio. Essa è inoltre biodegradabile ed è cosmeticamente accettabile: le reazioni indesiderate sono lievi e locali. Si tratta tuttavia di un prodotto infiammabile. Viene applicata sulla cute come crema all’1% per un periodo di 10 minuti E’ indicata solo in soggetti in età superiore ai 6 mesi.
Prima della somministrazione, si procede al lavaggio della testa con uno shampoo normale: dopo si procede al risciacquo dei capelli e alla conseguente asciugatura, avendo l’accortezza di lasciarli un po’ unidi. La crema deve essere usata in modo tale da coprire tutti i capelli completamente, per cui la quantità da usare ripenderà dalla grandezza della testa e dalla lunghezza dei capelli.
Nonostante la sua potenza alcuni studiosi consigliano di ripetere il trattamento dopo 1-2 settimane, per essere sicuri di ottenere un successo completo.
 
Il secondo prodotto da tenere in considerazione è il Malathion , (Aftir gel e shampoo all’1%): un pesticida organofosforico, che inibisce in modo non reversibile la colinestrasi. Per evitare inutili apprensioni, va ricordato che questa sostanza è idrolizzata e detossificata dalla carbossil esterasi del siero molto rapidamente nei mammiferi e quindi anche nell’uomo, in confronto a quanto avviene negli insetti. Anche con l’uso diffuso che ne è stato fatto nel Regno Unito non c’è stata mai alcuna segnalazione di effetti tossici; in uno studio randomizzatio aperto in 22 soggetti volontari non è stato dimostrato nessun effetto dannoso, quando il prodotto è stato usato in accordo con le istruzioni per l’uso (Dennis et al., 1999). Il gel va lasciato a contatto dei capelli per 10 minuti: esso si lega al capello, in modo tale che la sua azione si prolunga nel tempo. Sebbene il prodotto sia stato ritirato dal commercio USA dagli stessi produttori per suo odore sgradevole, per il veicolo alcoolico (che da dolore quando venga in contatto con la congiuntiva), per il lungo tempo di applicazione e per la sua infiammabilità, di recente il Malathion allo 0,5% nel 78% di isopropanolo è stato approvato dalla Food and Drug Administration e rilanciato sul mercato soprattutto dopo la comparsa di resistenza verso altri pediculocidi. Il Malation non va usato in lattanti con età inferioren ai 6 mesi. E’ disponibile in Italia come shampoo all’1% (Aftir shampoo).
Il Lindano  (gamma benzene esacloruro) è stato usato molto nel passato per il trattamento della pediculosi, come sostanza che agisce sul sistema nervoso del parassita. Si tratta di un prodotto ad azione lenta, che viene immagazzinato (come il DDT) nel tessuto nervoso e nel tessuto adiposo. Viene usato come shampoo all’1%, con un’applicazione di soli 4 minuti, dopodichè i capelli vanno sottoposti a un’energica sciacquatura. Se si adopera la lozione essa va tenuta in sito fino a 8 ore. Poichè l’attività ovicida è relativamente bassa, il trattamento va ripetuto dopo 1 settimana. Per lo sviluppo di resistenza e per alcuni dubbi sulla sua sicurezza, l’uso di questo prodotto viene considerato al momento attuale come discutibile (Chosidow O, 2000).
 
La Invermectina  in lozione allo 0,8% è stata usata con successo in 25 pazienti (Youssef et al, 1995); usata come shampoo è risultata più efficace di uno shampoo preparato con Lindano all’1% in 208 pazienti colombiani. Non è disponibile in Italia: è un efficace pediculocita, da somministrare per via orale in una dose singola di 200 mg/kg, con scarsissimi effetti collaterali spiacevoli (in USA è in commercio sotto il nome di Stromectal) E’ stato dimostrato che questa sostanza può essere utile anche per applicazione locale in soluzione allo 0,8%, ma nemmeno in USA sono in commercio formulazioni del genere. Tuttavia, prima dell’uso routinario, sono necessarie conferme cliniche precise.
 
Piretrine naturali: le piretrine sono sostanze ricavate dai fiori di crisantemo, abitualmente associate in terapia con il piperonil butossido, che conferisce loro stabilità e ne potenzia l’effetto. Questi prodotti possono essere venduti direttamente al pubblico, sono innocui e sono cosmeticamente accettabili; la loro applicazione richiede solo 10 minuti. Nel passato sono stati molto usati contro i pidocchi del capo. In Italia è in commercio una piretrina naturale con piperonil butossido, sotto il nome diCruzzy lozione e shampoo potenziato al piretro Cruzzy shampoo antiparassitario potenziato alla sumitrina. Essi non uccidono tutte le uova non dischiuse e non hanno un’attività residua, come la permetrina, per cui richiedono un nuovo trattamento da 5 a 7 giorni dopo il primo per uccidere le ninfe, provenienti dalle uova appena dischiuse. Sono stati descritti insuccessi terapeutici con questi prodotti.
 
 
 
Principi di trattamento
I pidocchi del capo debbono essere sempre trattati fino al loro completo allontanamento.
L’efficacia del trattamento dipende dall’attività del principio e dalla sua formulazione.
Un insetticida ideale dovrebbe evere un’attività del 100% contro i pidocchi e le loro uova. Purtroppo, secondo alcuni ricercatori, nessuno degli insetticidi topici disponibili avrebbe un’attività ovicida del 100% (Clore ER, Longyear LA, 1993)
Il malation uccide tutti i pidocchi dopo 5 minuti di esposizione e il 95% delle uova dopo 10 minuti.
Sia le piretrine che i piretroidi sono sia pediculocide che ovicide, ma la loro azione è in parte diversa: mentre le priretine naturali hanno un elevato effetto ovicida, la permetrina avrebbe un effetto significativamente inferiore sulle uova (Burgess IF et al., 1994).
 

In conclusione per la loro efficacia e sicurezza possono essere raccomandati i seguenti pediculocidi:
– piretroidi sintetici (piretrina)
– malation
 
Tutti i familiari, siano essi bambini o adulti, vanno accuratamente esaminati. Non è stato dimostrato a questo proposito che il trattamento sistematico di tutta la famiglia offra sicuri vantaggi in confronto al trattamento dei soli individui infestati.
Tutti i vestiti, la biancheria personale, i lenzuoli e le federe debbono essere lavati in lavatrice. Altri oggetti (spazzole, pettini, cuscini, materassi) e animali da casa debbono essere trattati con insetticidi in polvere.
Dopo il trattamento e l’uso di uno shampoo neutro, i capelli debbono essere pettinati con un pettine fitto, allo scopo di rimuovere le lendini. La completa rimozione delle lendini dipende dalla struttura del pettine, dalla durata, dalla tecnica e dalla precisione del suo uso. L’impiego di soluzioni di aceto rende più facile l’asportazione. La rimozione manuale è l’ultima spiaggia.
I genitori debbono essere incoraggiati a cercare i pidocchi routinariamente. L’informazione nelle scuole viene consigliata da tutti. L’uso sistematico preventivo, singolarmente in famiglia, di pediculocidi non è affatto consigliabile. Ciononostante, in una situazione di grave epidemia, un programma anti-pidocchi che preveda il trattamento di tutti i bambini di una scuola, infestati o meno, può ritenersi giustificato.
 
 
 
Bibliografia
Abramowicz M _ Malathion for treatment of head lice – Med Lett Drugs Ther 41, 73-4, 1999
Burgess IF, Brown CM, Burgess NA – Suìynergized pyrethrin mousse, a new approach to head lice eradication: efficacy in field and laboratory studies – Clin Ther 16, 57-64, 1994
Chosidow O – Scabies and pediculosis – Lancet 355, 819-26, 2000
Clore ER, Longyear LA – A comparative study of seven pediculocides and their packaged nit removal combs – J Pediatr Health Care 7, 55-60, 1993
Dawes M, Hicks NR, Flemminer M et al – Evidence-based case report: treatment for head lice – BMJ 318, 385-6, 1999
Dennis G, Lee PN – A phase I volunteer study to establish the degree of absorption and effect on cholinestarse activity of four head lice preparations containing malathion – Clin Ddrug Invest 18, 105-15, 1999
Vander Stichele RH, Dezeure EM, Bogaert MG – Systematic review of clinical efficacy of topical treatment for head lice – BMJ 311, 604-8, 1995
Youssef MYM, Sadaka HAH, Eissa MM, El-Ariny AF – Topical application of ivermection for human ectoparasites – A. J Trop Med Hyg 53, 652-3, 1995