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Scegliere la scarpa adatta « dott. Mario Pacella

Scegliere la scarpa adatta

Comoda, ampia, flessibile, con la suola non scivolosa. Deve garantire stabilità ai passi incerti dei più piccoli lasciando libera la caviglia. Ecco il modello giusto per il corretto sviluppo del piede.

Il piede è un meraviglioso congegno biologico che offre stabilità ed equilibrio a tutto il corpo e consente un’infinità di movimenti: camminare, correre, saltare. Non è eccessivo affermare che il benessere dell’organismo inizia dal piede. Dal punto di vista strutturale un piede sano deve avere un appoggio plantare idoneo a distribuire il peso in modo omogeneo. Le dita devono essere ben distese e parallele tra loro e non ripiegate verso l’alto o deviate dal loro asse.
Le malposizioni dei piedi si trasmettono su tutto il corpo. Attraverso le ossa, i muscoli, i nervi e la circolazione le tensioni e i carichi sbagliati dei piedi provocano dei disturbi e sovraccarichi che con gli anni danneggiano le articolazioni particolarmente sensibili, come le ginocchia, e si manifestano in tensioni croniche dei muscoli della schiena fino alla cervicale con mal di testa.
L’esperienza in questo campo indica una grande importanza della scelta delle scarpe.

Nei primi mesi di vita il piede del bambino è solo parzialmente ossificato ed è esposto a tutte le costrizioni, anche quelle più leggere, come le posizioni che il bambino assume durante il sonno. E’ quindi bene lasciare il piede il più libero possibile, riducendo al minimo l’uso di calze e di scarpe, che in ogni caso non debbono mai essere costrittive.
Ad 1 anno il piede misura già 12 cm. e si trova nella fase di maggiore spinta di crescita. E’ questa l’età in cui il bambino inizia solitamente a camminare. In questa fase occorre far indossare al bambino una scarpa più strutturata che lo aiuti ad acquisire equilibrio e gli dia maggiore sicurezza.
La calzata è un elemento essenziale per ottenere il giusto comfort da una scarpa. Una scarpa troppo grande non supporta sufficientemente il piede, mentre una troppo piccola ne ostacola la crescita.

Tra gli otto e i dodici mesi, il bambino si sposta gattonanando, coordinando i movimenti delle braccia e delle gambe. A questo punto dello sviluppo, i suoi piedi sono totalmente piatti: sarà proprio l’esercizio del camminare che lentamente formerà la “volta” plantare. Perciò è importante non forzare in alcun modo questo processo. Il bambino deve avere la possibilità di muoversi gattoni in piena libertà e, per quanto possibile, anche a piedi nudi.
Quando la scarpina è necessaria, deve essere una scarpa adatta,

La scarpa per gattonare, morbidissima ed elastica, non deve irrigidire il piede nella posizione della camminata, ma facilitarne la posizione “gattoni”, con l’appoggio del piede praticamente sulla tomaia anziché sulla suola.
Deve anche consentire al bambino i primi tentativi in piedi e i primi passi, senza squilibrarlo e senza appesantirlo. Per questo la suola deve essere di vero cuoio molto flessibile con tasselli antiscivolo, per aiutare il bambino a trovare il giusto equilibrio nel momento in cui tenta i primi passi. Il prolungamento posteriore della suola, serve a proteggere dagli urti e assicura una maggiore stabilità.

Quando nell’esercizio del gattonare è diventato sufficientemente abile, in tempi brevissimi il bambino comincerà a sperimentare il movimento in verticale e ben presto muoverà i primi passi. I piedi iniziano a formare la “volta”: l’arco del piede si forma proprio grazie al peso del corpo e al lavoro che la muscolatura della pianta del piede deve compiere per rispondere a tutte le sollecitazioni. Più i piedi lavorano, più si formano gli archi: meno i piedi vengono fatti funzionare, più restano piatti.
E’ dunque importante che il bambino sgambetti liberamente. Quando le scarpe diventano necessarie,  scegliere  una scarpina studiata correttamente può garantire la libertà di movimento alle articolazioni della muscolatura della pianta del piede.
Le scarpine per i primi passi devono essere morbide, ben disegnate, comode, con suole elastiche e traspiranti: non devono “ingessare” il piede, ma proteggerlo dagli elementi esterni conservandogli ogni possibilità di movimento e di sollecitazione.
La giusta proporzione tra tacco e suola, aiuta il bambino a tenere una corretta posizione e lo facilita nei primi passi. La suola di vero cuoio molto flessibile con tasselli antiscivolo, aiuta il bambino a mantenere il giusto equilibrio quando cammina.La prima scarpina deve essere scelta  garantendo la  stabilità dei primi passi del piccolo. La calzatura ideale deve essere comoda, leggera, con la suola non scivolosa e flessibile. Non deve essere costrittiva ma avere una forma ampia per permettere al piedino di muoversi liberamente ed evitare così deformazioni del piede e delle dita. Deve essere realizzata con pellami morbidi sia nella parte superiore che in quella inferiore.La parte anteriore deve essere flessibile, in modo che la semplice pressione della mano sia sufficiente a piegarla a 90°, mentre nella parte posteriore è utile un robusto contrafforte che stabilizzi il calcagno e prevenga il rischio di torsioni laterali.

L’altezza non deve oltrepassare i malleoli per consentire la libera articolazione della caviglia. In nessun caso la scarpa deve avere incorporato alcun tipo di “plantare correttivo”: solo il medico potrà riscontrare eventuali malformazioni e prescrivere le dovute correzioni.
Per quanto riguarda la misura bisogna tener presente che le dita devono avere davanti uno spazio di almeno 5-6 mm per potersi muovere liberamente. Dato che i piedi dei bambini crescono ad una velocità molto elevata è consigliabile controllare frequentemente che le dita non vadano a toccare in punta, premendo leggermente contro la punta della scarpa.

Praticità:

  • Non si devono comprare mai scarpe troppo grandi, pensando che durino più a lungo.
  • Controllate l’andatura del bambino verificando deviazioni del ginocchio dall’asse longitudinale e segnalarle  al pediatra.
  • Verso i 3-4 anni di età effettuate una visita ortopedica completa.
  • E’ sconsigliabile passare ad un bambino le scarpe del fratello maggiore: non esistono piedi identici e la deformazione della scarpa è assolutamente personale.