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Trauma Cranico « dott. Mario Pacella

Trauma Cranico

 

 

Il trauma cranico è un evento frequente nel bambino e rappresenta sempre un problema valutarne l’entità e le conseguenze. Un trauma cranico può infatti essere solo da tenere in osservazione per 24/48 ore , (tutti i bambini cadono!!)oppure, seppure più raramente e con caduta più impegnative, ad importanti lesioni quali fratture della volta o della base cranica, commozione cerebrale, raccolte emorragiche intracraniche che vanno immediatamente valutate e trattate. Gli esami diagnostici principali (da eseguire in casi selezionati) sono la TAC cerebrale o in casi dove non fosse possibile una più rapida Radiografia del cranio. Fortunatamente in oltre l’80% dei casi si tratta di traumi lievi mentre quelli gravi rappresentano solo il 3% del totale.

Cosa saper fare: prima di tutto occorre cercare di definire la gravità del trauma. Accanto ai dati clinici occorre valutare la dinamica e le circostanze in cui è avvenuto il trauma. Traumi cranici importanti sono: quelli in cui si verifica perdita di coscienza o comparsa di altri segni neurologici, quelli in cui si rilevano segni di sospetta frattura, le cadute da un’altezza superiore ai 2 metri o quando si tratta di lattanti molto piccoli. In tutti questi casi è necessario il ricovero immediato (durante il trasporto il collo va tenuto immobile almeno finché non viene esclusa una lesione alla colonna cervicale). Ovviamente ogni caso dubbio deve essere sottoposto alla valutazione di un medico o portato al Pronto Soccorso. Una volta accertato che si tratta di un trauma lieve (esame neurologico normale, sintomatologia assente, dinamica non preoccupante) è possibile evitare il ricovero purché i genitori siano informati adeguatamente in modo da garantire, anche a domicilio, un’accurata osservazione.

Cosa si deve osservare: l’osservazione deve essere attenta nelle prime 4-6 ore, ma è opportuno che si protragga per almeno 24-48 ore dall’evento traumatico (o meglio ancora per 72 ore).

 

Segni e sintomi di allarme sono:

  • Variazione o peggioramento del comportamento del bambino (ad esempio: irrequietezza inconsueta e/o sonnolenza eccessiva – difficoltà nei movimenti – incertezza nel camminare, ecc.);
  • Disturbi della vista o anomalie oculari (ad esempio: strabismo o diseguaglianza della grandezza delle pupille);
  • Convulsioni o tremori anche di breve durata;
  • Ripetuti episodi di vomito specie se insorgenti dopo 24 ore dal trauma;
  • Mal di testa continuo e persistente (diverso dal dolore limitato e localizzato alla sede del trauma);
  • Comparsa di rilevanti tumefazioni del capo.

Tenere presente comunque che una perdita di coscienza istantanea e di breve durata, una cefalea transitoria o un episodio di vomito entro le prime 2 ore dal trauma possono essere presenti anche in un trauma lieve.

Si raccomanda inoltre:

  • di verificare (un paio di volte nella notte che segue il trauma) che il bambino sia normalmente risvegliabile dal sonno;
  • di offrire e somministrare, per 1 o 2 giorni, alimenti semplici, digeribili e tali che non inducano facilmente il vomito;
  • di attendere 1 o 2 giorni prima di rimandare il bambino all’asilo o a scuola;
  • di evitare, nei limiti del possibile, il ripetersi di traumi cranici a breve distanza, limitando per 1 o 2 settimane le attività maggiormente a rischio (attività sportiva, ecc.)

Fonte: Croce Rossa Italiana