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Meningite Meningococcica « dott. Mario Pacella

Meningite Meningococcica

La meningite meningococcica è una malattia batterica acuta,  caratterizzata, dopo un periodo di incubazione di 1-10 giorni, da esordio improvviso, febbre, cefalea intensa, rigidità nucale, nausea, vomito e frequentemente esantema; i microrganismi di gruppo A, B e C sono responsabili della maggior parte dei casi. In passato il tasso di letalità superava il 50%, ma con la diagnosi precoce, una corretta terapia e le misure di sostegno nella maggior parte dei casi si ha rapida guarigione senza postumi: il tasso di letalità varia tra il 5 e il10%.

 Nei Paesi in cui la malattia è endemica il 5-10% della popolazione può essere portatore asintomatico del battere a livello delle prime vie respiratorie.

 La malattia è diffusa in tutto il mondo ed è più frequente durante l’inverno e la primavera. Colpisce prevalentemente i bambini e i giovani adulti, specie se vivono in condizioni di sovraffollamento.

 Nell’Africa sub-sahariana epidemie da meningococco di gruppo A e C si verificano durante la stagione secca (dicembre-giugno) e terminano improvvisamente con l’inizio della stagione delle piogge, soprattutto nelle aree della savana che si estendono dal Mali all’Etiopia.

Il sierogruppo C è più frequentemente responsabile della malattia negli Stati Uniti, in Europa e in Canada.In Italia l’incidenza é bassa rispetto al resto dell’Europa (3-6 casi /1.000.000 abitanti rispetto alla media europea di 14,5 casi): maggiormente responsabile, negli ultimi anni è risultato il gruppo B (69% dei casi), seguito dal gruppo C (24% dei casi).

 Il rischio per i viaggiatori diretti in aree endemiche è minimo; tuttavia, in assenza di una sorveglianza organizzata e di segnalazioni tempestive delle malattie infettive da parte di alcuni di questi Paesi, ai viaggiatori diretti nelle aree indicate come “cintura della meningite”, durante la stagione secca, è fortemente consigliata la profilassi vaccinale, soprattutto se vi è la probabilità di un contatto prolungato con la popolazione locale.

Poiché al di fuori dell’organismo il meningococco presenta scarsissima resistenza agli agenti fisici ambientali (luce solare, essiccamento, ecc.) e ai comuni disinfettanti, è opportuno evitare luoghi sovraffollati.

 Le persone che hanno avuto contatti molto stretti con un caso di malattia devono, entro 24 ore dalla diagnosi del caso, sottoporsi a profilassi con antibiotici.

 Vaccino

Attualmente nessun Paese richiede la vaccinazione contro la meningite meningococcica, ad eccezione dell’Arabia Saudita, che richiede un certificato valido di vaccinazione ai visitatori provenienti da ogni parte del mondo La profilassi vaccinale è inoltre indicata per i viaggiatori diretti nei Paesi notoriamente iperendemici o endemici per infezioni da meningococchi dei sierogruppi contenuti nei vaccini in commercio. I viaggiatori diretti in altri Paesi saranno informazioni dell’insorgenza di epidemie meningococciche causate dai sierogruppi del vaccino.

Il vaccino va somministrato di norma ai bambini di 2 o più anni appartenenti a gruppi ad alto rischio, come quelli con asplenia anatomica o funzionale.

In Italia è disponibile un vaccino contro il meningococco C

E’ disponibile un vaccino quadrivalente specifico contro i sierogruppi A,C,Y, W-135 del meningococco, che contiene ognuno dei diversi polisaccaridi della capsula batterica, purificati.

Il vaccino e’ indicato per l’immunizzazione attiva di adolescenti (a partire da 11 anni di eta’) e adulti a rischio di esposizione a Neisseria meningitidis di gruppo A, C, W135 e Y, per prevenire la malattia invasiva. Si tratta del primo vaccino coniugato disponibile in Europa per proteggere da quattro dei principali sierogruppi prevalenti della malattia meningococcica.

Non vi è ancora un vaccino per la prevenzione delle malattie del sierogruppo B.

Il vaccino viene somministrato per via sottocutanea a partire dai 2 anni di età, in quanto è scarsamente efficace nei bambini più piccoli e la protezione anticorpale compare dopo 7-10 giorni.

 La durata della protezione non è stabilita, ma si ritiene che sia di almeno 3 anni nei vaccinati di età superiore a 4 anni; in caso di persistenza del rischio vanno effettuati richiami ogni 3-5 anni.

La risposta immunologica ai sierogruppi A e C dipende da molti fattori: l’età del soggetto, la dose di vaccino, il numero di esposizioni al vaccino, precedenti esposizioni all’antigene naturale.

 Dagli studi effettuati si è osservato che la somministrazione del vaccino di sierogruppo C in volontari adulti ha determinato un picco anticorpale dopo 2 settimane dall’immunizzazione. Nei bambini e ragazzi la risposta anticorpale si è verificata dopo circa 3-4 settimane dalla vaccinazione; il livello anticorpale protettivo non è stato identificato.

 Negli adulti una singola dose di vaccino di tipo C determina una risposta anticorpale che nel 30% dei casi persiste per 4 anni dopo la vaccinazione.

 I risultati di studi sul vaccino di gruppo C indicano un’efficacia del 90% nel prevenire la malattia, che si abbassa al 67% nei bambini da 24 a 36 mesi. Il polisaccaride C non induce risposta immunitaria prima dei 24 mesi.

Il gruppo A ha dimostrato un’efficacia del 100% se somministrato in due dosi ai bambini di 3-23 mesi, o in unica dose ai bambini di oltre i 2 anni di età.

Il vaccino quadrivalente ha mostrato di essere immunogeno e sicuro nei bambini di 2 anni o più; si è dimostrato molto efficace, inoltre, nell’interrompere le epidemie dovute ai sierogruppi A e C.

 Si possono avere rari e lievi effetti collaterali come eritema localizzato nel punto di inoculazione per 1-2 giorni dopo la vaccinazione. In circa il 2% dei casi si ha febbre transitoria nei soggetti giovani.

 Gravidanza

 La sicurezza del vaccino antimeningococcico in gravidanza non è stata stabilita, sebbene l’uso del vaccino in gravide, nel corso di un’epidemia in Brasile, è stato privo di effetti collaterali. Secondo gli studi disponibili non sembra necessario raccomandare la vaccinazione antimeningococcica in gravidanza.

 

 Bibliografia

S.A. Plotkin: Vaccines, third edition;

A.S. Benenson: Manuale per il controllo delle malattie trasmissibili; XVI edizione

Red Book 2000 – American Academy of Pediatrics

 Health Information for International Travel – CDC, Atlanta

 M. Pontecorvo, M. Piazza: Vaccini e Immunoglobuline – VIII edizione.

 Plotkin e Orenstein: Meningococcal Vaccines, in Vaccines, quarta edizione 2005.

David L. Heymann MD – WHO – Manuale per il controllo delle malattie trasmissibili – Dicembre 2004

American Academy of Pediatric s- Rapporto del comitato sulle malattie infettive – Red Book ed. 2006 – Pacini editore – Capitolo Meningococco: 367-373.

CDC Health Information for International Travel 2008 http://wwwn.cdc.gov/travel/yellowBookCh4-Menin.aspx

Department of Health UK- Immunisation Against Infectious Disease – “The Green Book” 2006.Chapter 22: Meningococcal.

http://www.dh.gov.uk/en/Policyandguidance/Healthandsocialcaretopics/Greenbook/DH_4097254

Organizzazione Mondiale della Sanità – Vaccinazione contro il meningococco– Position paper (October 2002) Original English and French versions [pdf 127kb]