- Solo nel 2% dei casi i farmaci possono avere effetti nocivi sul feto, è importante non smettere di o rinunciare a curarsi
- Online il sito www.farmaciegravidanza.gov.it con oltre 400 schede sui farmaci e le patologie più frequenti in gravidanza
- Curarsi in gravidanza è importante perché dalla salute della mamma dipende quella del bambino
- Il 70% dei farmaci somministrati ai bambini è utilizzato off label, cioè fuori indicazione
- I bambini non sono piccoli adulti e per loro “il senso della misura” non basta: non somministriamogli farmaci per adulti modificandone arbitrariamente i dosaggi
- La partecipazione volontaria di bambini e adolescenti alle sperimentazioni cliniche è l’unica strada per garantire dei farmaci “su misura” per loro
- A breve on air le due campagne grazie a una pianificazione pubblicitaria capillare
Due imponenti progetti scientifici di revisione della letteratura internazionale sull’impiego dei farmaci nelle donne – prima del concepimento, in gravidanza e durante l’allattamento al seno – e nella popolazione pediatrica, e due campagne di comunicazione dedicate che ne diffonderanno in modo capillare i contenuti. Sono le iniziative dell’Agenzia Italiana del Farmaco presentate oggi al Ministero della Salute dal Ministro Beatrice Lorenzin, dal presidente dell’AIFA, Sergio Pecorelli e dal Direttore Generale dell’AIFA Luca Pani.
“Ho condiviso pienamente i due progetti dell’AIFA – ha affermato il Ministro Lorenzin – perché sono convinta della necessità di accrescere la conoscenza della popolazione generale e degli operatori sanitari su temi così importanti come la salute delle mamme e dei bambini. Credo sia estremamente utile informare in modo corretto ma semplice, con strumenti dedicati come l’opuscolo “Farmaci e gravidanza”, anche chi non ha competenze specifiche in materia. La gravidanza – ha aggiunto il Ministro – è una condizione naturale, ma è anche una fase della vita caratterizzata da straordinarie trasformazioni. È quindi fondamentale che le donne affrontino con maggiore consapevolezza questi momenti. Oggi i cittadini sono bombardati da informazioni provenienti da fonti non sempre qualificate, e hanno persino a disposizione strumenti per l’autodiagnosi, ma ciò non si traduce in una maggiore conoscenza; anzi, spesso, il diluvio informativo ingenera disinformazione e confusione. Per tali ragioni plaudo alle iniziative scientifiche e comunicative dell’AIFA, che arricchiscono il panorama delle conoscenze e consentono di divulgare informazioni certificate e aggiornate, non solo per specialisti della materia ma per tutti i cittadini”.
“Sono molto lieto – ha affermato Sergio Pecorelli – di raccogliere i frutti di un lavoro avviato oltre due anni e mezzo fa, che ha impegnato molto l’Agenzia e gli esperti coinvolti. Si tratta di due iniziative che attengono a momenti della vita strettamente correlati: il concepimento, la gravidanza e i primi anni del bambino fino all’adolescenza. La prima questione che abbiamo dovuto affrontare è stata di ordine culturale, perché la gravidanza ha di per sé un’aurea di sacralità e di mistero ed è accompagnata da una serie di legittime domande che la donna si pone già quando prende coscienza di essere incinta, rileggendo, con preoccupazione spesso immotivata, i comportamenti dei giorni precedenti, compreso l’eventuale ricorso ai farmaci. È per questo che la donna ha bisogno di essere informata, sostenuta e consigliata in modo da poter assumere decisioni consapevoli sulla propria salute. Alle donne vogliamo comunicare pochi ma chiari messaggi: vivere serenamente la gravidanza è possibile, non bisogna avere paura di curarsi, anzi, non assumere i farmaci potrebbe mettere a rischio la loro salute e quella del bambino; seguire sempre i consigli del proprio medico e dello specialista”.
“Onorato ed entusiasta” si è detto il Direttore Generale Pani “per aver portato a compimento un’iniziativa così importante, sotto il profilo scientifico e comunicativo. Una delle sfide più importanti per un’Agenzia regolatoria, – ha affermato Pani – al di là della fondamentale attenzione all’efficacia, alla sicurezza e all’appropriatezza dei farmaci e alla sostenibilità del sistema, è diffondere una corretta cultura del farmaco. La quantità di informazioni che circolano su ogni mezzo è oggi inversamente proporzionale alla quantità di conoscenza effettiva. Ecco perché le Istituzioni hanno il dovere di essere presenti e garantire un’informazione corretta, autorevole e capillare. Per quel che riguarda l’impiego dei farmaci in età pediatrica – ad esempio – l’obiettivo che ci proponiamo è sensibilizzare la popolazione a un uso responsabile e consapevole dei farmaci nei bambini. Evitare, innanzi tutto, il fai da te: il bambino non è un piccolo adulto, cui somministrare un farmaco per adulti a dosi ridotte; ha delle esigenze specifiche connaturate alle diverse fasi del suo sviluppo fisico e psichico. Inoltre, sosteniamo fermamente la necessità di effettuare un maggior numero di studi clinici registrativi in ambito pediatrico per far in modo che si possano prescrivere ai bambini farmaci che sono stati testati su di loro, di cui quindi si conoscono bene gli effetti, sia in termini di sicurezza che in termini di efficacia. Infatti, circa il 50% dei farmaci impiegati nei bambini (il 70% se si considerano anche i farmaci ospedalieri) non è stato testato su questa popolazione ed è quindi impiegato off-label”.
La revisione bibliografica sui farmaci in gravidanza ha prodotto 270 schede sui principi attivi più utilizzati sul loro profilo rischio/beneficio prima, durante e dopo la gravidanza; 70 “schede patologia” destinate agli operatori sanitari e 70 per le mamme. Tutto il materiale informativo è disponibile sul sito dedicato: www.farmaciegravidanza.gov.it.
Anche nell’ambito del progetto “Farmaci e pediatria” sarà rilasciato un sito con i contenuti scientifici e gli approfondimenti, che includerà un database con l’elenco dei medicinali disponibili per la popolazione pediatrica con indicazione in-label e off-label e la relativa posologia: quasi 9.000 schede a disposizione di genitori e operatori sanitari.
I contenuti scientifici saranno diffusi grazie ad una articolata iniziativa di comunicazione che prevede anche l’utilizzo di spot televisivi e radiofonici sull’emittenza nazionale e locale, affissioni e spazi di arredo urbano, pubblicità dinamica, stampa quotidiana e periodica, generalista e di settore e un opuscolo informativo che sarà diffuso con le riviste nazionali dedicate ai target specifici.
Fonte : AIFA