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Zucchero e rischi correlati « dott. Mario Pacella

Zucchero e rischi correlati

Il 90% dei bambini italiani assume più zucchero di quello raccomandato  già a partire dal primo anno di età . Questo significa che si rischia di creare una generazione di potenziali obesi, diabetici e pazienti odontoiatrici.
Secondo quanto riporta lo studio Nutrintake, condotto dal Prof. Gianvincenzo Zuccotti (Direttore Clinica Pediatrica L. Sacco di Milano, Università degli Studi di Milano) e realizzato su un campione di oltre 400 bambini italiani dai 6 ai 36 mesi, in Italia 9 bambini su 10 già prima dell’anno di età consumano tanto zucchero nella dieta quotidiana.
 
“Forse non tutti sanno – spiega il Prof. Claudio Maffeis, Professore Associato di Pediatria all’Università di Verona– che la preferenza per il gusto dolce è innata e contribuisce ad influenzare le preferenze alimentari per tutta la vita. Gli zuccheri sono fondamentali per la crescita e il sostentamento quotidiano; la nostra dieta ha già a disposizione tanti alimenti naturalmente dolci che aiutano ad assecondare il gusto dei nostri bambini senza forzature e predispongono ad abitudini salutari Spesso però tendiamo ad addolcire eccessivamente gli alimenti e a preferire cibi ricchi di zuccheri; questi errori, se diventano abitudini nella dieta dei bambini, possono influenzare negativamente la loro salute futura. Infatti se il bambino dovesse acquisire una preferenza spiccata per gli alimenti più dolci potrebbe nel tempo avere un maggior rischio di obesità, carie dentaria e patologie cardiovascolari”.

 
I numeri di questi rischi sono confermati anche dall’ultima ricerca del Center for Disease Control and Prevention di Atlanta, pubblicata di recente sulla rivista scientifica JAMA, che dimostrano in maniera ancora più forte la correlazione tra eccesso di zuccheri e comparsa di patologie cardiovascolari gravi.  
“È bene ricordare – continua Maffeis – che gli zuccheri sono di due tipi: zuccheri semplici, tipicamente il cucchiaino di saccarosio che aggiungiamo, e zuccheri complessi, prevalentemente amidi; entrambi fanno parte dei carboidrati. Gli zuccheri semplici rilasciano energia immediata mentre quelli complessi danno energia con gradualità; è soprattutto con gli zuccheri semplici, aggiunti agli alimenti, che tendiamo ad eccedere per i nostri bambini. Se pensiamo che in natura non esistono carboidrati a rilascio immediato, ci rendiamo conto di quanto possa essere opportuno limitare l’aggiunta di zucchero; anche la frutta, naturalmente dolce, fornisce in realtà un complesso di zuccheri ‘buoni’ che portano con sé  altre importanti sostanze quali fibre, vitamine, minerali ecc… con un valore nutritivo ben superiore a quello fornito dal solo fruttosio in essa contenuto”.

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